Un profilo social e un sito web sono, in teoria, due contenitori di contenuti.
La differenza è che il profilo social non è tuo, il sito sì.
E oggi questa differenza sposta tutto: visibilità, acquisizione clienti, privacy, AI e crescita nel lungo termine.
Oggi le aziende e i freelance passano ore a pubblicare sui social.
Storie, reel, post, caroselli, contenuti sempre più veloci… ma sempre più volatili.
La visibilità organica è crollata, gli algoritmi cambiano di continuo e ogni piattaforma vuole una cosa sola:
che tu paghi per farti vedere anche solo dalle persone che ti seguono già.
E nel frattempo il sito web rimane lì, senza:
- contenuti aggiornati
- una strategia editoriale
- monitoraggio
- sicurezza
- manutenzione
- un ruolo centralizzato
È un asset abbandonato.
E quando serve davvero (campagne, bandi, partnership, clienti che vogliono verificare chi sei) spesso è proprio lì che un business cade.
Guardare solo i social come se fossero il centro del brand.
E pensare che il sito web sia un "biglietto da visita", qualcosa che si aggiorna ogni tanto, se ci ricordiamo.
È l’errore numero uno.
Perché ti fa dipendere interamente da piattaforme che non controlli, che cambiano regole senza avvisare e che non ti appartengono.
In più:
- l’engagement dei social lo monitori ogni giorno
- l’engagement del sito… spesso nemmeno sai che esiste
Eppure è proprio dal sito che passano i clienti veri.
Trattare il sito come tratti il tuo profilo Instagram.
Con la stessa cura.
Con la stessa costanza.
Con lo stesso interesse per il comportamento delle persone.
Il sito deve diventare il tuo hub centrale: dove pubblichi, dove analizzi, dove converti, dove costruisci qualcosa che ti appartiene.
Perché ciò che pubblichi sul sito è indicizzabile dalle AI.
Ciò che pubblichi sui social, no (eccetto YouTube).
I social sono sistemi chiusi.
Il tuo sito è un sistema aperto.
E nella nuova economia dei contenuti ciò che non può essere letto dalle AI non esiste.
Quindi cosa fare esattamente?
- Pubblica sul sito come pubblichi sui social
Ogni reel può diventare un articolo.
Ogni carosello un approfondimento.
Ogni storia un breve insight.
- Monitora l’engagement del sito come quello dei social
Quali pagine vengono viste di più?
Da quali canali arrivano?
Quali argomenti generano traffico caldo?
Ne ho parlato in 4 articoli che partono da qui: la Contabilità Aumentata.
- Raccogli contatti veri, non followers
Una newsletter vale infinitamente più di un follow.
È un contatto diretto senza algoritmo in mezzo.
- Ottimizza SEO e AI Visibility
La SEO classica e la nuova SEO per AI funzionano solo… sul tuo sito.
Con gli abbonamenti di sicurezza, manutenzione e performance WordPress per la SEO hai un partner tecnico che fa di tutto per farti rendere visibile anche dalle AI.
- Proteggi il sito come proteggeresti un bene aziendale
Sicurezza, continuità, backup, manutenzione: sono obbligatori.
- Delegane la gestione tecnica
Con gli abbonamenti WordPress ti rimane una sola responsabilità:
pubblicare contenuti che rappresentano davvero la tua attività.
Prendi un piccolo studio professionale che pubblica solo su Instagram.
Ha 1.500 followers, reels che vanno bene, qualche contatto in DM.
Ma il sito è fermo al 2020.
Google non lo vede.
Le AI non possono leggerlo.
Le newsletter non esistono.
Nessun contenuto vive più di 48 ore.
Risultato?
Una presenza forte, sì… ma totalmente dipendente da una piattaforma che non controlli.
Ora immagina lo stesso studio che:
- converte ogni reel in un articolo ottimizzato
- usa il sito per raccogliere iscrizioni alla newsletter
- monitora quali pagine attirano visitatori caldi
- pubblica una libreria di contenuti evergreen
- mantiene il sito veloce, sicuro e stabile
A distanza di un anno il sito diventa la sua fonte primaria di:
- clienti
- autorevolezza
- indicizzazione AI
- indipendenza dai social
- credibilità offline (partners, aziende, istituzioni)
La differenza è abissale.
E soprattutto: è un asset che rimane per sempre.
Un profilo social e un sito web sono due contenitori di contenuti, ma solo il sito ti appartiene davvero.
I social richiedono budget per visibilità, non sono indicizzabili dalle AI (tranne YouTube) e non generano contatti proprietari.
Il sito, invece, può essere aggiornato regolarmente come un social, monitorato in termini di engagement, protetto e trasformato in un asset SEO e AI-friendly che genera clienti nel lungo termine.
Con una manutenzione WordPress adeguata puoi concentrarti solo sul pubblicare, costruendo un patrimonio digitale stabile, sicuro e indipendente.
Resta agile, continua a eccellere, guida il cambiamento.

